Giorgio Savini scrive su padania.org: "Cari Amici Leghisti Sono un imprenditore che di Roma lavora anzi lavorava in Libia nel settore delle costruzioni. Poiche' nessuno lo dice vorrei informare gli italiani tramite la Padania unico giornale libero in Italia, che nonostante i bombardamenti in Libia sono rientrate in Libia attraverso uno dei valichi Tunisini accessibili, diverse ditte Brasiliani, Cinesi, Turche , Russe, Tedesche, Austriache, le quali STANNO GIA' RIMPIAZZANDO TUTTI I CONTRATTI DELLE DITTE ITALIANE (e dei paese bombardanti). Non conosco la situazione di Mellitah (ENI) ma posso immaginare, quindi aspettatevi i prezzi della benzina e del gas in Italia raddoppiare tra qualche mese. La notizia già la conoscevo avendo referenti a sul posto, ma ora ci E'' PERVENUTA UFFICIALMENTE dalla Confindustria nella persona della DOtt. Nobili, coordinatrice Nazionale Confindustria per la Libia. Ora, lasciatemi la possibilità di dire che in Italia la sinistra mi fa ribrezzo (non voglio usare altri termini) , Berlusconi mi fa [XXXXX] (io ho sempre votato PDL), la Lega fa giusti proclami e effettivamente ha presentato una mozione condivisibile ma sembrerebbe fasulla, senza risultati. Non occorreva mettersi d’accordo con la nato. La Germania e’ pure un paese nato come l’Austria lo e’ ma non stanno bombardando, si stanno solamente prendendo i nostri contratti. (e giustamente). Ci toccherà a malincuore delocalizzare la nostra impresa all'estero, riguardo ai dipendenti italiani (ne abbiamo qualche centinaia) li abbiamo messi tutti in cassa integrazione in attesa di licenziamento. LASCIATEMI DIRE CHE E’ STATA UN’IDEA PSICOPATICA BOMBARDARE IL NOSTRO PARTNER ECONOMICO NUMERO UNO (Sopratutto alla luce del fatto che il Governo Libico sta combattendo contro dei terroristi (che hanno aperto le carceri) e armati e finanziati dall'estero e sappiamo da chi. Grazie della possibilita' almeno di parlare e CORDIALI SALUTI Giorgio Savini"