È la sera del 9 Novembre 1989. Ho vent'anni e cammino per Bressanone, la mia città. Una sera d'autunno che sembra uguale alle altre, con la tristezza di un buio che arriva sempre prima, con il fastidio di un vento ogni giorno più freddo che pare schiaffeggiare il mio viso, decido allora di rientrare a casa.
Sono solo, accendo la TV e mi preparo qualcosa. Distrattamente ascolto, ma non guardo lo schermo, ad un certo momento però' le voci che arrivano dalla TV si fanno più concitate, i miei occhi vengono allora attirati.
Smetto di fare quello che sto facendo, mi siedo, ormai non ascolto più, il mio sguardo fissa un muro, il muro di Berlino, un muro che cade ed ormai non divide più, ma che unisce giovani, come me, in festa.
Ora le mie guance non sono più raffreddate da quel vento autunnale, anzi una lacrima le riscalda ed un vento, un vento di cambiamento mi fa battere più forte il cuore. Capisco allora che quella non è una sera qualunque, che quella è la sera, la sera che cambierà la storia.
Ancor oggi, a distanza di venticinque anni, i miei occhi bagnati, anche se più vecchi, rossi e stanchi, riescono ancora a scaldare le mie rugose guance pensando a quei momenti a quella sera.
Una cosa però, pur nell'emozione, mi rattrista, possibile che in altri luoghi grandi uomini, pur avendo cavalcato i palcoscenici politici per brevi stagioni, sono riusciti a cambiare il mondo e piccoli uomini italiani in politica oggi come già da molto prima della caduta del muro, senza essere riusciti a cambiare nulla, di nulla, se non il loro conto in banca!
Venticinque anni fa crollava il muro di Berlino, la Germania si riuniva ed il popolo esultava una vittoria, festeggiava la storia.
L'altro giorno a Massa Carrara è crollato un altro muro, quello di contenimento del fiume Carrione, il popolo piange un'altra sconfitta, quella della politica italiana a discapito di poveri cittadini illusi.
Dedicato al grande Michail Gorbaciov, a tutti gli eroi quel dì a Berlino. Dedicato a tanti inutili e longevi politici italiani…
Massimo, 9/11/2014