Alberto Martinelli è un europeista convinto, anche se conosce i limiti dell’attuale sistema dell’Unione. Nei suoi occhi, l’unico sbocco auspicabile della crisi delle istituzioni comunitarie è la «costruzione degli Stati Uniti d’Europa»: non il ritorno alle patrie che definisce «reazionario», ma nemmeno il trionfo della tecnocrazia.