Chinatown, Milano: una storia che non finisce più

Chinatown Milano, Via Paolo Sarpi15 dicembre 2011: in una folta assemblea pubblica, Sindaco e tre assessori propongono per il quartiere Sarpi, una ZTL merci, allo scopo primario di far rispettare orari e luoghi per il carico e scarico merci (già regolamentati con ordinanza in vigore dal maggio 2010), regolamentare l’accesso di veicoli commerciali, riqualificare il quartiere e migliorare la qualità della vita dei residenti. Primo passo verso la trasformazione del quartiere in un'isola ambientale in linea con le giuste aspirazioni di chi il quartiere lo vive tutti i giorni, per un'aria più pulita, una mobilità più sicura, una qualità di vita migliore.

Maggio 2013: la ZtL è pronta per essere operativa con tutte le infratrutture teconogiche (telecamere ecc.) già installate, ma è oggetto di un ricorso al TAR da parte di una cinquantina di grossisti contrari a questa misura: l'interesse di pochi contro i diritti di tutti. Il 21 maggio ci sarà l'udienza davanti al TAR.

E l'amministrazione comunale che fa? Ci saremmo aspettati che la giunta mettesse in campo tutte le sue competenze e risorse per sostenere con forza dinanzi al giudice la validità della scelta fatta con la istituzione della ZtL, che di fatto non fa che, in continuità con interventi già messi in atto dall'amministrazione precedente, applicare uno strumento automatico di controllo (le telecamere) per fare rispettare regole già presistenti e regolarmente disattese.

Riscontriamo invece un cincischiare, un seguire un percorso tortuoso di mediazione mirato a modificare l'impianto della ZtL alla ricerca di un compromesso al ribasso con i ricorrenti, con l'accettazione di ulteriori finestre per l'attività di carico e scarico, quasi a voler premiare chi in questi anni non si è attenuto alle regole e ora ne vuole di nuove e più consone alle proprie esigenze. E per fare questo ricorre al TAR non per contrastare un provedimento nuovo ma di fatto per chiedere alla giunta di "non far rispettare regole che ci sono da molto tempo".

In contrasto con questo approccio l'Associazione Vivisarpi ha raccolto l'adesione di diverse associazioni e comitati operanti nella zona che, pienamente consapevoli dei benefici che la ZtL può apportare alla qualità della vita di tutti, hanno sottoscritto una mozione con la quale si chiede direttamente al Sindaco Pisapia, che l'amministrazione si attivi concretamente a difesa di questa misura senza tentennamenti né passi indietro.
 

Di seguito il comunicato stampa dell'Associazione Vivisarpi, del 10 maggio 2013:


Al Sindaco di Milano Dott. Giuliano Pisapia

Difendiamo la ZtL Sarpi

La ZtL Sarpi, istituita dall'amministrazione comunale con delibera del 16 novembre 2012 è pronta per essere operativa con tutte le infratrutture teconogiche (telecamere ecc.) già installate, ma è oggetto di un ricorso al TAR da parte di una cinquantina di grossisti contrari a questa misura.

La questione sarà dibattuta davanti al TAR il giorno 21 maggio pv, con la possibilità di una prima sospensiva della delibera in attesa del giudizio di merito, il cui esito è atteso subito dopo. La ZtL Sarpi rappresenta per il quartiere un passo importante per il miglioramento della vivibilità di tutti coloro, residenti e non, che il quartiere lo vivono.

La precedente pedonalizzazione di via Sarpi ha costituito un primo passo per la riqualificazione del quartiere e un beneficio per i fruitori della via, sia in termini di minore inquinamento sia di migliore qualità della vita: ha, per contro, aggravato la vivibilità per i residenti delle vie circostanti, già di per sè critica a causa della concentrazione di esercizi commerciali all'ingrosso in uno spazio limitato e privo di aree idonee allo svolgimento di tale attivià. Proprio per questa morfologia urbanistica del quartiere la compresenza delle due funzioni, residenza e commercio all'ingrosso, risulta incompatibile, come riconosciuto in maniera ufficiale dal nuovo PGT che nel Piano delle Regole non consente più l'apertura di nuovi esercizi all'ingrosso nei Nuclei di Antica Formazione aventi morfologie urbanistiche come il nostro quartiere.

E' in questo contesto, in linea con le nuove regole del PGT, che nasce la ZtL merci Sarpi, proposta dall'amministrazione anche per ottemperare a impegni presi direttamente dal sindaco Pisapia con i cittadini. Lo scopo primario è quello di far rispettare orari e luoghi per il carico e scarico merci (già regolamentati con ordinanza in vigore dal maggio 2010), regolamentare l’accesso di veicoli commerciali, riqualificare il quartiere e migliorare la qualità
della vita dei residenti. Primo passo verso la trasformazione del quartiere in quell'isola ambientale che incontra la volontà dei cittadini e dei residenti della zona, che da molto tempo aspirano a un'aria più pulita, a una mobilità più sicura, a una qualità di vita migliore. Ed è proprio nell'ottica della futura isola ambientale che molte associazioni, in data 18 gennaio scorso, hanno richiesto e ottenuto che il quartiere venisse incluso nelle future “zone 30” del
PGTU.

Ora l'eventuale accoglienza del ricorso al TAR rischia di compromettere tutto questo percorso.

E' importante allora che l'Amministrazione Comunale metta in campo tutte le sue competenze e risorse per sostenere con forza dinanzi al giudice la ZtL nella sua interezza e con essa le giuste esigenze dei residenti.

Ogni mediazione che andasse a modificare l'impianto della ZtL alla ricerca di un compromesso al ribasso allontanerebbe nel tempo ogni prospettiva di reale cambiamento per il quartiere, vanificherebbe le azioni di limitazione dell'inquinamento e segnerebbe un ingiustificato passo indietro non più tollerabile dagli abitanti.

Associazione Vivisarpi
Via Montello 16 20154 Milano
Pier Franco Lionetto Presidente, 14/5/2013

 

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