Bardonecchia (TO) – Quindicesima puntata di Forcaffè, il webeditoriale di Roberto Formigoni online su Formigoni.it e Youtube. Tema all’ordine del giorno le proteste dei No Tav con le immagini esclusive girate dalle telecamere di Forcaffè durante la notte e il giorno sull’A32, l’autostrada che collega Torino a Bardonecchia.
«Il treno ad alta velocità deve essere costruito – dice l’“inviato” Formigoni nel video della durata di 3,4 minuti – per collegare rapidamente Torino a Lione e rendere possibile il grande corridoio che collegherà l’Europa, dalla Spagna alla Russia. Le telecamere di Forcaffè sono andate nell’alta Val di Susa per vedere cosa sta succedendo e come mai le autostrade siano bloccate».
L’“inviato speciale” mostra le immagini dell’uscita sbarrata di Chianocco sull’A32: «Siamo partiti a notte fonda da Torino per andare a Bardonecchia – spiega Formigoni –. Ecco l’uscita di Chianocco, teatro di tanti blocchi e scontri. Le ombre della notte rendono manifeste le luci intermittenti di pattugliamento che le Forze dell’ordine sono costrette a fare lungo i quasi 73 chilometri dell’autostrada. Abbiamo seguito le camionette dei carabinieri dalla barriera di Avigliana alla barriera di Salbertrand: è qui che i carabinieri invertono il senso di marcia per pattugliare l’autostrada nel verso opposto».
Formigoni formula una domanda precisa: «Quanto costano ai contribuenti italiani questi pattugliamenti? Quanto ci costa mandare questi uomini e questi mezzi e poi sapere che nelle aggressioni molti vengono feriti da militanti che sono dei veri e propri teppisti?» Quello che sta succedendo – commenta – «è veramente inaccettabile: s’impedisce la costruzione di un’opera essenziale per l’Italia intera».
Formigoni mostra le immagini dell’imbocco del tunnel ferroviario del Frejus, a Bardonecchia: «La luce del sole fa vedere quanto siano infondate le regioni dei No Tav. Ecco il tunnel ferroviario del Frejus – dice il governatore –. È una galleria che risale alla fine dell’Ottocento. Le rughe del tempo sono evidenti: ruggine, inferriate divelte. Vi sembra forse un collegamento degno del XXI secolo? Una targa, posta all’inizio della centralissima via Medàil di Bardonecchia, ricorda l’evento di inaugurazione del traforo del Frejus: 17 settembre 1871. Sono passati 140 anni, il mondo è cambiato ma c’è chi non vuole accettarlo».
Il presidente della Regione Lombardia pone una seconda domanda: «È mai possibile essere competitivi con mezzi di locomozione e infrastrutture del 1871? Evidentemente no, ma c’è chi strumentalizza tutto e vorrebbe tenere fermo ogni tipo di crescita e progresso. Questa è la vera questione dei No Tav: il fatto che un gruppo di persone, anarco-insurrezionaliste, strumentalizza qualunque motivo per rendere impossibile in Italia la realizzazione delle grandi opere di cui abbiamo bisogno». Di grandi opere – conclude il governatore – «abbiamo bisogno e le dobbiamo costruire come stiamo facendo in Lombardia. Dobbiamo farle anche in Piemonte con la linea ad alta velocità, treni che non impattano sull’ambiente e permettono il trasporto veloce e sicuro di merci e persone».
[ Comunicato stampa, 9 marzo 2012 da formigoni.it ]