Ginevra, 27 febbraio – L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha istituito oggi una commissione ad alto livello comprendente presidenti, politici, studiosi, sociologi e un premio nobel per l’economia, i quali, per la prima volta, affronteranno la dimensione sociale della globalizzazione. (…) Lo scopo ultimo che ci si prefigge è quello di usare il processo di globalizzazione come una risorsa per ridurre la povertà e la disoccupazione, promuovere la crescita e lo sviluppo sostenibile, ha detto il Direttore Generale dell’ILO Juan Somavia nel corso di una conferenza stampa.
“La Commissione rappresenta uno sforzo senza precedenti per promuovere un dialogo internazionale su idee che rendano la globalizzazione più inclusiva, in un momento in cui il dibattito è dominato più da polemiche e preconcetti che da fatti.” Juan Somavia, che recentemente è stato invitato a presenziare sia il Social Forum di Porto Alegre che di Davos a New York, ha aggiunto che “il tempo per la costruzione di un consenso e di una nuova concezione intorno a queste difficili tematiche è giunto.”
“Per alcuni, la globalizzazione è stato uno strumento di progresso. Essa ha creato benessere, ampliato opportunità e costituito un terreno fertile per l’imprenditorialità e l’impresa. Ma per altri, essa ha aggravato le ineguaglianze e l’insicurezza. C’è il timore che i rischi siano troppo grandi e i benefici troppo piccoli”, ha detto Somavia. (…)La Commissione “prenderà in esame i modi in cui tutte le organizzazioni internazionali possono contribuire ad un più inclusivo processo di globalizzazione che sia accettabile e giusto per tutti”. (…)
Il primo incontro della Commissione è previsto per il 25 marzo 2002 a Ginevra. La Commissione dovrà ultimare le sue delibere e presentare un rapporto autorevole al Direttore Generale dell’ILO nel corso del 2003.
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2002/6.htm